domingo, 3 de abril de 2011

y tendrá tus ojos

Hace un tiempo escribía Manuel Vicent uno de sus gozosos artículos, sin más misterios que los de una escritura acomodada a un contar que arrastra consigo emociones y nuevos saberes. Esta vez se trataba de Pavese, escritor del compromiso e il disamore.
Y citaba el verso, terrible, tantas veces citado, 'vendrá la muerte y tendrá tus ojos'.
Según Vicent, la muerte tiene los ojos color avellana. Yo creo que será, sea cual sea, del color de aquellos en los que nos miramos.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

(Cesare Pavese)

1 comentario:

  1. Siempre ahí mirandose
    la muerte y la vida,
    como la sombra al gozo,
    como la oscuridad a la luz,
    como en un Caravaggio.
    Bellissimo

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